Angelo Masone vive a Pietrelcina in provincia di Benevento. A 10 anni riceve in regalo la sua prima macchina fotografica con la quale scatta le prime fotografie. In seguito si avvicina alla fotografia amatoriale dedicandosi da subito alla fotografia di paesaggio ritraendo principalmente gli aspetti di vita contadina della sua terra “Il Sannio”. La figura umana, al centro della sua ricerca, è elemento fondamentale che anima la scena; i soggetti sono ripresi in un’atmosfera di sospensione dal tempo ed avvolti in una luce romantica dalle atmosfere bucoliche.
Si dedica alla composizione principalmente attraverso lo studio delle immagini dei grandi maestri della fotografia come Ernst Haas e Franco Fontana che, con il loro personalissimo uso del colore, hanno influenzato in maniera decisiva i suoi lavori. Predilige una composizione semplice ed essenziale, rivolgendo la propria attenzione alle forme ed agli accostamenti cromatici. Il colore è visto non soltanto da un punto di vista estetico ma anche come elemento emozionale. Ama talvolta scomporre il soggetto in singole parti per far sì che lo stesso riviva in nuove forme alla ricerca di visioni e stimoli diversi della fantasia.
Ispirandosi alle teorie del Fotodinamismo Futurista, movimento artistico teorizzato e sperimentato da Anton Giulio Bragaglia, nella seconda decade del ‘900, ricerca una personale visione della realtà attraverso la sintesi del movimento. La luce scandisce il ritmo delle cose, dematerializza i corpi, li fa rivivere in nuove forme talvolta impercettibili all’occhio umano.
Da alcuni anni è interessato alla fotografia ICM (Intentional Camera Movement) un vero e proprio linguaggio fotografico che permette di esplorare la realtà catturando immagini sospese tra il visibile e l’invisibile dai pochi elementi essenziali in cui i dettagli scompaiono producendo risultati spesso sorprendenti ed inattesi. La luce ed il colore, elementi fondamentali dell’immagine, armonicamente mixati l’uno nell’altro, lasciano il posto ad una realtà che si rivela amplificando le sue potenzialità espressive.
Ha partecipato, con interesse, al primo workshop del maestro Roberto Polillo, sulla fotografia ICM, che si è tenuto a Milano, nel mese di settembre 2022.
La sua passione per il Jazz lo ha portato a coniugare insieme musica e fotografia. Per l’occasione si è avvicinato al mondo del Bianco e Nero che, con i suoi toni, si adatta particolarmente alle atmosfere rarefatte e raffinate del Jazz. Il chiaroscuro si sposa perfettamente con le note musicali e la magica atmosfera, generata dai suoni e dalle immagini, contribuisce a creare un armonico mix di elementi suggestivi.
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